Ideato dal medievalista amalfitano Giuseppe Gargano con la collaborazione del Comune di Atrani, il Capodanno Bizantino è una manifestazione di carattere storico-culturale che trova una sua giustificazione storica nella circostanza che, in tutti i paesi sottoposti al potere dell'imperatore bizantino, l'anno giuridico e fiscale iniziava il 1° settembre. In tale giorno entravano in carica i comites, i capi della Repubblica Marinara di Amalfi nella sua fase aristocratica, di nomina annuale; questa prassi giuridico-amministrativa durò dall'839, anno di nascita della repubblica autonoma, alla prima parte del X secolo. L'istituto dell'elezione annuale dei rappresentanti delle Università della Costa d'Amalfi fu ripresa con l'avvento angioino (1266) e durò sino all'epoca dei Borbone.
Il teatro principale della rievocazione è la chiesa del San Salvatore de Birecto di Atrani, cappella palatina dove venivano incoronati i duchi di Amalfi con la consegna della clamide e del berretto, simbolo del potere ducale. In epoca pre-ducale, nell'atrio della Chiesa di San Salvatore avveniva anche l'investitura dei comites e successivamente, in età angioina, si riunivano i Parlamenti costituiti dai sindaci delle città costiere annualmente eletti.
All'investitura, proclamata in latino medievale dall'Arcivescovo di Amalfi, fa seguito il corteo storico che si dirige da Atrani ad Amalfi, composto da oltre 90 figuranti nei costumi originale realizzati nel 1950 dal prof. Roberto Scielzo.