Terra tra i monti ("intra montes"), Tramonti è una splendida località della Costiera Amalfitana, incastonata alle pendici dei Monti Lattari, immersa in un suggestivo paesaggio bucolico costituito da circa 145 ettari di patrimonio boschivo e terrazzamenti coltivati a limoni, ulivi e viti, ricco di sorgenti e corsi d'acqua, offrendo scorci caratteristici ed emozionanti, a stretto contatto con la natura. E' costituito da ben 13 frazioni, sparse tra i vari pianori: Pucara, Novella, Gete, Ponte, Campinola, Corsano, Cesarano, Pietre, Capitignano, Figline, Paterno Sant'Arcangelo, Paterno Sant'Elia, Polvica.
Storici locali sostengono che il borgo fu fondato in origine dai Picentini, scacciati dai Romani, che avevano appena conquistato le zone costiere, verso l'entroterra. Nel medioevo seguì le sorti dell'Antica Repubblica Marinara di Amalfi, contribuendo allo splendore della città rivierasca sia in campo economico che commerciale.
Accanto agli eccellenti vini, prodotti da vitigni autoctoni che imprigionano nei loro grappoli i profumi ed i sentori di questa terra, ed ai gustosi prodotti caseari, Tramonti ha il merito di aver contribuito a far conoscere la pizza in tutto il mondo, grazie alla naturale vocazione dei suoi abitanti per questa squisita pietanza che cuocevano nei propri forni insieme al pane e al pane biscottato.
Tra i siti di maggio rilievo storico, artistico ed architettonico, menzioniamo:
- i resti del Castello di Santa Maria la Nova, fatto costruire nel 1457 da Raimondo Orsini, principe di Salerno. Era fortificato con dieci piccole torri e sette bastioni quadrati e all'interno vi era una chiesa dedicata alla Vergine.
- i resti del Castello di Montalto, in parte nascosti dalla vegetazione, sulla cima del monte Montalto tra Tramonti e Ravello;
- i resti della Torre di Chiunzi, sull'omonimo passo, facente parte del complesso sistema difensivo della Repubblica Amalfitana, a guardia dell'agro-nocerino-sarnese, Vesuvio, Napoli e Campi Flegrei;
- i resti di una villa rustica di epoca romana, nella frazione di Polvica;
- la Chiesa di Sant'Erasmo, nella frazione di Pucara, riedificata tra il Quattrocento ed il Cinquecento sui resti dell'antichissima Chiesa di San Sebastiano. All'interno sono custodite alcune tele provenienti dalla scuola di Luca Giordano ed un'urna cineraria.
- la Cappella Rupestre, nella frazione di Gete, risalente al XIII secolo;
- la Chiesa di Sant'Elia, nell'omonima frazione, con un bel portale in pietra lavica finemente decorato;
- la Chiesa di San Pietro Apostolo, nella frazione di Figline, con resti di eleganti decorazioni barocche ed un pregevole pavimento maiolicato;
- la Chiesa di San Giovanni, nella frazione di Polvica;
- la Chiesa dell'Ascensione, con annesso campanile romanico;
- la Chiesa ed il Convento di San Francesco, nella frazione di Polvica, risalente al XV secolo;
- il Regio Conservatorio dei Santi Giuseppe e Teresa, risalente al XVII secolo, dove fu realizzato per la prima volta il concerto, il famoso liquore dalle note proprietà digestive, ottenuto dalla macerazione in alcool puro di numerose spezie.