Identificata con l'antica Marcina, la colonia etrusca che Strabone descrive nella sua opera geografica, Vietri sul Mare vanta un'importante tradizione archeologica. Nel 1991, in un'area che in epoca alto-medievale rientrava nei possedimenti della Badia di Cava de' Tirreni, furono riportati alla luce alcuni ambienti termali di epoca romana, risalenti probabilmente al I secolo a.C..
Le strutture si trovano lungo le sponde del torrente Bonea, in località Bagnara di Marina di Vietri, il cui toponimo già di per sé conserva il riferimento ai bagni termali. Delle terme, situate a ridosso della parete rocciosa, si conservano vari ambienti: uno circolare con nicchie e due vani di accesso, un altro a pianta rettangolare ed un terzo il cui pavimento era sospeso su pilastrini sotto i quali circolava aria calda. Il primo ambiente presenta due vasche: una circolare in marmo ed una rettangolare, posta proprio sotto la parete rocciosa da cui sgorgava una fonte.
Sulla struttura termale (non si sa se parte di una villa marittima romana o impianto pubblico) fu realizzata nel 1700 una faenzera, una tipica fabbrica per la produzione di "riggiole" ed oggetti in maiolica. I vani termali sono situati in Via G. Pellegrino, 142.