Mentre mi accingo a scrivere questo overview, mi rendo conto di trovarmi di fronte ad un bivio. Potrei imboccare la strada più semplice: associare la mia voce a quella della massa e cavalcare l'onda della polemica. Puntare l'indice contro la pubblicità negativa che la Costiera Amalfitana ha subìto in questi mesi a causa di una informazione "disinformata" (mi si perdoni il gioco di parole) che, sottovalutando lo straordinario potere persuasivo della parola, non distingueva tra zone della Campania interessate dall'emergenza rifiuti ed altre che, fortunatamente, non sono afflitte da questo problema. Articoli giornalistici, reportage e commenti "sfornati" senza un'accurata documentazione, ma solo per la sete di audience, hanno mandato in fumo il decennale lavoro di promozione degli operatori turistici locali.
La seconda strada, invece, implica necessariamente un abbandono della polemica a favore di una campagna di valorizzazione di quegli aspetti e di quelle particolarità che hanno reso la Costa d'Amalfi unica ed inimitabile. Forse la chiave di una possibile presa di coscienza delle potenzialità intrinseche, e non ancora del tutto sfruttate, di questo territorio è racchiusa in una semplicissima domanda: "Per quale motivo un turista dovrebbe visitare la Costiera Amalfitana?". La risposta è sotto i nostri occhi quotidianamente: per la bellezza, a tratti selvaggia, del paesaggio, per la storia e la cultura millenaria, per le prelibatezze eno-gastronomiche, per i capolavori architettonici e le tradizioni popolari che fondono, in un unicum inscindibile, il sacro ed il profano.
Ben vengano, quindi, tutte quelle manifestazioni culturali che mirano ad una proficua promozione delle molteplici sfaccettature dell'arte in senso ampio e che, incastonate in una splendida cornice territoriale, regalano emozioni forti e dirompenti.
Mi riferisco, per fare qualche esempio, ai Concerti di Musica da Camera, che fanno risuonare l'Auditorium ed i giardini di Villa Rufolo a Ravello ed il suggestivo Convento di Santa Rosa a Conca dei Marini; alla prima edizione del Festival delle Antiche Repubbliche Marinare, che per circa un mese, celebrerà i fasti di Amalfi con cortei storici, incontri letterari, concerti, spettacoli, appuntamenti eno-gastronomici ed una straordinaria edizione della Regata Storica (che quest'anno si sarebbe dovuta tenere a Genova), per commemorare l'ottavo centenario della traslazione delle spoglie di Sant'Andrea Apostolo da Costantinopoli. Al Ravello Festival che, attraverso centotrenta giorni di musica, danza, cinema, mostre e conferenze, esaminerà in tutte le sue sfumature, da quelle più evidenti a quelle più impercettibili, il tema de "La Diversità", leitmotiv di quest'anno. Agli altri e numerosi eventi che animeranno l'estate in Costiera Amalfitana.
Ed è proprio su questo tipo di manifestazioni, connubio armonioso tra arte, cultura, storia e tradizioni locali, che bisogna puntare per trovare quella chiave di volta (e di "svolta") verso un turismo d'elite, un turismo che visita la Costiera non per la solita gita fuori porta, ma per immergersi ed entrare in simbiosi con tutto quel turbinìo di emozioni che contraddistingue e rende incomparabile la "Divina". Ecco, se qualcuno ha deciso di definire così la Costiera Amalfitana, avrà avuto sicuramente un buon motivo! Un motivo che assume fisionomie ed aspetti diversi a seconda degli interessi e degli impulsi che spingono un ipotetico turista (e qui ritorno alla mia domanda) a visitare la nostra terra. Creiamo, quindi, le condizioni affinché ogni anno ci sia uno stimolo in più, un motivo nuovo e diverso per essere catturati ed incantati dalla Costiera Amalfitana. Senza perdersi in (ormai) inutili polemiche!
Dott. Mariarosaria Pisacane
Amalficoast Web Content Manager
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