Alle spalle della maestosa Basilica di Santa Trofimena, ubicata al centro di Minori, è situata l'Arciconfraternita del SS. Sacramento, Pio Sodalizio istituito in epoca medievale. I primi documenti relativi alla sua esistenza sono ascrivibili al XVI sec., epoca in cui Minori era sede vescovile. Durante i lavori di edificazione della Basilica, costruita sui resti del precedente impianto, fu creata nel XVIII secolo una piccola chiesa ad aula unica. Il luogo deputato divenne la sede della congregazione che, nel 1920 per opera di Monsignor Ercolano Marini, venne elevata ad Arciconfraternita.
La vita e le attività della confraternita rimasero costanti fino al 1952 anno in cui, per motivi ancora sconosciuti, cadde in uno stato di totale abbandono.
L'Arciconfraternita è il luogo dove il culto, le tradizioni religiose, la storia locale e l'arte, nelle sue svariate manifestazioni, vivono in perfetta simbiosi.
L'ingresso dell'Arciconfraternita è caratterizzato da un'edicola in marmo e cemento grezzo addossata al muro esterno del transetto della Basilica. L'opera fu ideata alla fine degli anni '70 dal maestro Carotenuto. All'interno della nicchia, finemente lavorata con colonnine di spoglio rinvenute dopo la distruzione della Cattedrale, è inquadrato il mandylion drappeggiato col cemento su cui appare il volto di Cristo a tutto tondo scolpito nel marmo. Di fronte, invece, si scorge un pannello ceramico con figure monocrome lungo circa 20 metri. L'opera è frutto degli studi del M° Giacomo Palladino. Ritrae i Battenti e racchiude i momenti salienti del Giovedì e del Venerdì Santo. L'artista ha voluto immortalare il momento in cui i confratelli, nell'indossare il camice e il cappuccio di Battenti, simbolicamente si coprono della vergogna dell'uomo, colpevole della morte del Figlio di Dio.
All'interno della chiesetta ad aula unica sono visibili gli stalli lignei in ciliegio del XIX secolo sovrastati dagli affreschi del M° Paolo Signorino dipinti negli ovali delle pareti e del soffitto. L'altare, con tabernacolo e paliotto del Settecento, è sovrastato da una magnifica pala d'altare del 1618 in cui è raffigurata la Madonna del Rosario dipinta da Giovan Vincenzo da Forlì e commissionata dalla famiglia Cumbolo, come testimonia lo stemma di famiglia e il cartiglio posto in calce all'opera. La tela, appartenente all'antico oratorio del SS. Sacramento ubicato anticamente nella stessa zona in cui attualmente sorge l'Arciconfraternita, raffigura la Madonna del Rosario tra i Santi Caterina, Domenico, Trofimena, Orsola, Pio X e Gennaro.
di Angela Maria Lembo
Centro di Cultura e Storia "Pompeo Troiano"
Minori - Costiera Amalfitana